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Apparecchi acustici migliori: quali sono e come sceglierli
- Silvana Tutino
- Luglio 2, 2020
Definire in assoluto quale sia il miglior apparecchio acustico in realtà non è possibile. Questo è dovuto a tanti fattori, primo tra tutti la tipologia di ipoacusia del paziente. In secondo luogo, gli apparecchi acustici hanno tecnologie diverse tra loro. Anche questo aspetto è da considerare nella scelta dell’apparecchio.
Ogni diversa azienda produttrice di apparecchi acustici lavora e investe tantissimo sulla ricerca e lo sviluppo delle tecnologie, proprio per far sì che le soluzioni siano quanto più performanti e adeguate alle diverse tipologie di perdite uditive. Sicuramente negli ultimi anni la ricerca si è focalizzata principalmente a migliorare la tecnologia sulla comprensione delle parole negli ambienti più complessi, come teatri o locali affollati. L’obiettivo è quello di riuscire a far capire quante più parole possibili all’utente finale, riducendo al massimo lo sforzo di ascolto a fronte di un panorama sonoro più naturale e gradevole possibile.
Detto ciò, possono essere diversi gli aspetti che rendono un apparecchio acustico migliore, ad esempio che trasmetta il suono in modo quanto più nitido e vicino alla realtà, che abbia assolutamente un buon rapporto segnale/rumore, un miglior antifeedback, e un circuito veloce, ma sicuramente avere un buon apparecchio che faccia capire quante più parole possibili soprattutto negli ambienti più complessi ovvero con più rumore di sottofondo , rimane la cosa più importante. Per questo, a seconda del tipo di ipoacusia da trattare, va fatta un’attenta analisi che conduca così alla soluzione più adeguata e corretta per il nostro paziente.
Apparecchi acustici invisibili
Tra gli apparecchi sempre più richiesti vi sono senza dubbio i cosiddetti apparecchi invisibili, ovvero gli endoauricolari, ma purtroppo non sempre questi sono adatti a tutti i tipi di conformazione del condotto uditivo e ancora di più a tutte le tipologie di perdita uditiva, soprattutto grave e profonda.
Questi apparecchi sono realizzati in seguito a presa d’impronta, in modo tale che possano adattarsi perfettamente al condotto uditivo e quindi estremamente personalizzati. Vedremo in seguito perché e quando scegliere questo tipo di apparecchio acustico detto “invisibile”.
Apparecchi acustici retroauricolari
Rispetto agli apparecchi acustici invisibili, gli apparecchi acustici retroauricolari si presentano diversamente perché, appunto, hanno una componente che si appoggia dietro l’orecchio. Questi apparecchi acustici sono facilmente adattabili a tutti i tipi di perdite uditive. Hanno inoltre un miglior rapporto segnale/rumore rispetto a quelli interni, e sono spesso migliori perché, essendo esterni, vi è più spazio per inserire più microfoni e di conseguenza questi si adattano meglio alle varie situazioni di ascolto, sia che ci si trovi in un luogo silenzioso sia che ci si trovi in un luogo rumoroso, dando sempre la priorità alla conversazione. Anche dell’apparecchio retroauricolare ne parleremo più avanti.
Vediamo ora di approfondire i tanti aspetti da considerare nella scelta del proprio apparecchio acustico.
Apparecchi acustici: migliori marche
Le diverse marche di apparecchi consentono di avere un ventaglio più ampio di quelle che possono essere le proposte delle varie case produttrici. Queste puntano sempre di più a poter avere la soluzione più adeguata a ogni tipo di perdita uditiva che trattiamo. Tra le migliori marche di apparecchi acustici possono essere sicuramente citate: Oticon, Widex, Resound, ecc.
Il nostro impegno, come tecnici audioprotesisti e audiometristi, è quello di tenerci sempre informati, grazie ai corsi di aggiornamento, sulle novità in termini di innovazione, tecnologia, connettività. Questo fa sì che si possa sempre essere preparati e pronti a gestire ogni tipo di paziente che si rivolga a noi. Il mondo dell’audioprotesi è in continua evoluzione, sempre.
Apparecchi acustici endoauricolari: caratteristiche e quando sceglierlo
L’apparecchio acustico endoauricolare migliore è senza dubbio quello che si adatta meglio alla perdita uditiva del paziente in questione.
Gli apparecchi endoauricolari si adattano principalmente a perdite moderate e non a quelle gravi o profonde. Come tutti gli apparecchi anche quelli di questa categoria hanno vantaggi e svantaggi. Tra i vantaggi che ritroviamo vi è quello di essere molto piccoli quasi “invisibili”, realizzati su misura, funzionano grazie a delle pile zinco aria monouso. Lo svantaggio potrebbe essere che per quanto piccoli non sempre sono adatti e adeguati a ogni tipo di perdita uditiva e quindi non a tutti può essere consigliata questo tipo di soluzione. La scelta dell’apparecchio va sempre seguita dall’audioprotesista a seguito di una attenta analisi audiologica e di stile di vita del paziente. Non sempre l’apparecchio acustico invisibile è la miglior scelta. Anche se un poco più “visibile”, l’apparecchio acustico retroauricolare offre maggiori vantaggi, rilevandosi spesso la scelta migliore. Ma vediamo meglio di seguito perché.
Apparecchi acustici retroauricolari: perché sceglierli
L’altra grande famiglia di apparecchi è quella dei retroauricolari. Questa tipologia si adatta più facilmente alla quasi totalità delle perdite uditive, anche quelle gravi o profonde. Tra le caratteristiche principali che riscontriamo è, senza dubbio, la maggiore presenza di microfoni. Questa caratteristica, insieme alla tecnologia sviluppata al suo interno, garantisce un’esperienza sonora più ricca di sfumature, avendo la capacità di adattarsi meglio ad ambienti particolarmente rumorosi. Semplice è anche la manutenzione. Ad oggi oltre alla tradizionale funzionalità con le pile monouso, questa tipologia è stata sviluppata anche in versione ricaricabile, quindi ancora più semplice nell’utilizzo. Ecco dunque che spesso il miglior apparecchio acustico si rivela essere quello retroauricolare, per molte caratteristiche.
In conclusione, possiamo dire che l’apparecchio migliore in assoluto è quello che si adatta meglio al paziente che abbiamo di fronte, sulla base di diversi fattori. Come abbiamo visto, sono dunque molteplici gli aspetti che l’audioprotesista prende in considerazione per la scelta della soluzione migliore, fa un’attenta analisi del quadro audiologico quindi di quella che è la perdita uditiva. Importante è anche analizzare lo stile di vita del paziente e, infine, ma non meno importante valutare anche l’aspetto economico. Presi in considerazione tutti questi aspetti, allora sì che possiamo consigliare quella che è la soluzione migliore.
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